SISTEMAZIONE FRANE IN LOC. PASSO DELLE RADICI (SP 72), CANALACCIO (SP 16), LOPPIA (SP 7) E VERGEMOLI (SP 39)

LUOGO: Passo delle Radici, Canalaccio, Loppia, Vergemoli
TIPOLOGIA: Sistemazione movimenti franosi
ANNO: 2019
STATO: Terminato
AMBITO: Progettazione geotecnica, strutturale, idraulica, stradale

La commessa ha riguardato la sistemazione di dissesti franosi in loc. Passo Delle Radici (sp72), Canalaccio (sp16), Loppia (sp7) e Vergemoli (sp39):

PASSO DELLE RADICI

La frana interessava una fascia di versante a cavallo della viabilità provinciale. Le sue cause scatenanti erano probabilmente dovute alla concomitanza tra afflussi idrici di superficie e all’innalzamento del livello di falda con conseguente saturazione e decompressione dei terreni detritici più superficiali a seguito di eventi piovosi intensi.

Gli interventi di stabilizzazione del versante sono consistiti essenzialmente in:

  • Incremento della stabilità del pendio nei riguardi di possibili scivolamenti attraverso la realizzazione di una berlinese tirantata
  • Regimazione delle acque superficiali mediante la canalizzazione delle acque meteoriche, in particolare nel versante a monte della strada

CANALACCIO

Il movimento franoso intercettava la viabilità provinciale. In particolare il fronte di dissesto presentava una forma arcuata che interessava tutta la sede stradale ed era individuabile dalla presenza di due lesioni.

La soluzione di progetto è consistita nella realizzazione di una trincea drenante lungo il versante a valle, nella quale confluiscono 26 dreni sub orizzontali con pendenza del 5%, perforazione di diametro 140 mm e dreno di diametro 80 mm. Nella trincea è stato inserito un corrugato di 200 mm di diametro. La trincea confluisce in due canalette esistenti di diametro 200 mm, che garantiranno l’allaccio con il sistema di drenaggio superficiale esistente.

LOPPIA

La geometria del dissesto intercettava la viabilità provinciale attraverso un progressivo cedimento del terreno, anche sotto l’opera di sostegno esistente costituita da un muro in geoblocchi.

L’intervento in progetto è consistito nella realizzazione di un muro di sostegno realizzato in c.a. ordinario dell’altezza di 180 cm con sezione rastremata e avente spessore di 20 cm in testa e di 30 cm alla base. Sulla testa del muro è presente un cordolo di sezione 30×30 cm. Tale muro presenta al piede una soletta di larghezza pari a 120 cm e spessore di 30 cm che permette di fondare il muro su una doppia fila di pali aventi diametro 20 cm, lunghi 6,15 metri e armati con profili tubolari 139,7/5,6. I pali sono disposti con un interasse trasversale di 70 cm e longitudinale di 100 cm.

VERGEMOLI DISSESTO A

La frana in esame era caratterizzata da scorrimento rotazionale nella parte alta e planare nella porzione inferiore. La zona di corona interessa parzialmente la sede stradale.

L’intervento in progetto è consistito nella realizzazione di una berlinese costituita da una fila di pali aventi diametro di perforazione di 200 mm. L’armatura è costituita da profili tubolari in acciaio S355 aventi diametro 139,7 mm e spessore 8 mm. L’interasse fra i pali è di 60 cm. In corrispondenza della sezione di testa è presente un cordolo avente dimensioni 80×70 cm. Nel cordolo sono inseriti dei tiranti ad un passo costante di 3,60 metri il cui diametro di perforazione è 140 mm. 

VERGEMOLI DISSESTO B

La frana era caratterizzata da uno scorrimento rotazionale che interessa parzialmente anche la viabilità stradale. L’intervento in progetto è consistito nella realizzazione di una berlinese costituita da una fila di pali aventi diametro di perforazione di 200 mm. L’armatura è costituita da profili tubolari in acciaio S355 aventi diametro 139,7 mm e spessore 8 mm. L’interasse fra i pali è di 60 cm. In corrispondenza della sezione di testa è presente un cordolo avente dimensioni 80×70 cm. Nel cordolo sono inseriti dei tiranti ad un passo costante di 3,60 metri il cui diametro di perforazione è 140 mm. Ciascun tirante è composto da 3 trefoli del diametro nominale di 15,2 mm, presenta una lunghezza di 12 metri di cui i 4 metri terminali sono di fondazione attiva.

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